Friuli: flussi di mobilità e valore territoriale
La mobilità della conoscenza e quella delle persone si incontrano lungo una ciclovia
Progetti ed interventi per fare di una storica “Statio Plorucensis” un hub europeo della mobilità sostenibile.
I flussi di persone, di competenze, di capitali e di merci, contraddistinguono la contemporaneità. In particolare, sono “esplosi” i flussi determinati dalle forme di mobilità sostenibili, ciclabile e Cammini, sia sulle brevi sia sulle lunghe distanze in ragione del diffondersi di comportamenti, propensioni e abitudini dei cittadini (viaggiatori, turisti, famiglie) alla ricerca di “autenticità”, nei luoghi, nella storia, nell’arte e nelle produzioni, e di compiere “esperienze”.
Questa tendenza, almeno fino al presentarsi della pandemia da Covid – 19, ha coinvolti territori di connessione come il Friuli Venezia Giulia collocato tra l’Europa centrale, e centro – orientale, ed il Mare Adriatico, e tra il nord dell’Italia e l’Europa. È attraverso alcune dorsali di valenza europea, come la Ciclovia Alpe – Adria (facente parte del corridoio Eurovelo n. 7), ben rappresentata da Alessandro Ambrosino nel suo articolo su Innovalp.Tv che si sviluppa un intenso flusso cicloturistico e cicloamatoriale lungo una direttrice nord sud, e viceversa.
Il sistema delle relazioni e l’articolazione della connettività non è tuttavia una prerogativa della contemporaneità.
Vi sono luoghi che storicamente hanno assunto una funzione di snodo e punto di riferimento per gli spostamenti. Resiutta è uno di questi. Fin dall’epoca romana la località ha assunto un ruolo di interesse in qualità di Statio Plorucensis poiché a supporto ed assistenza date ai viaggiatori lungo l’importante arteria di transito per gli spostamenti, militari, culturali e commerciali, del Canal del Ferro. Così, dall’ epoca romana ad oggi questo territorio ha ospitato attività commerciali, alberghiere e di servizio a viandanti e viaggiatori.
In virtù di questa storica vocazione territoriale l’amministrazione comunale di Resiutta, sulla base di una visione di fondo e idea di futuro, si è proposta di catalizzare ed incrociare i flussi di mobilità che si dipanano lungo la direttrice al fine di determinare valore territoriale e, in questo senso, ha deciso di dotarsi di una progettualità a più livelli e senza spreco di suolo per trasformare questo luogo del Canal del Ferro in un hub europeo della mobilità sostenibile.
Sulla ciclovia di valenza europea Alpe – Adria Radweg si registrano annualmente migliaia di passaggi in bici da parte di un mercato costituito da differenti target (turisti europei, cicloamatori e ciclosportivi, famiglie). A questo flusso, più recentemente, si è aggiunto uno caratterizzato da forti connotati religiosi ed esperienziali che, recuperando una antica tradizione, si muove a piedi attraversando Cammini quali il “Cammino Celeste” e “Romea Strata”.
Queste dinamiche stanno sostenendo alcune attività economiche tradizionali e possono determinare ulteriori vantaggi, di natura sociale ed economica, in grado di influire sulla stessa emorragia demografica.
La progettazione coinvolge diversi spazi e strutture esistenti attraverso iniziative di recupero di aree abbandonate e dismesse e la rigenerazione di edifici.
Il primo complesso intervento è relativo al recupero dell’ex stazione ferroviaria che prevede la creazione di un hub per la mobilità sostenibile dotato, tra l’altro, di un punto ristoro ed informativo e “vetrina” dei prodotti tipici locali e di filiera (km 0: dal produttore agricolo alla vendita diretta, o dal produttore agricolo alla trasformazione in pietanze e alla vendita).
L’hub sarà caratterizzato dalla presenza di una storica motrice ferroviaria che, una volta completato il rewamping, fungerà da museo e sala ristorante, di un’area camper attrezzata con i vari servizi, di un parcheggio scambiatore con isole di ricarica elettrica e di una stazione automatizzata per il noleggio di bici elettriche.
Verrà predisposta un’App con informazioni sul sistema, sui nodi e sui servizi disponibili (ricettività, assistenza, noleggio), attraverso cui l’utente può acquisire anche da casa per programmare l’esperienza, conoscere e vivere un territorio originale ed autentico.
La struttura così articolata permetterà a quanti attraverseranno la ciclovia e vorranno frequentare luoghi tradizionali, vallate e il Parco delle Prealpi Giulie, posto a cavallo di tre confini (Italia, Austria, Slovenia) di poterlo fare in modo compiuto bici (e in auto).
Si tratta di un progetto importante anche perché capitalizza esperienze e risorse. Infatti, il comune di Resiutta in collaborazione con la Comunità di Montagna Canal del Ferro Valcanale e del vicino comune di Resia, il Parco delle Prealpi Giulie, ha inteso operare in modo integrato utilizzando secondo una logica di risultato le risorse provenienti S.N.A.I. (Strategia Nazionale per le Aree Interne) al fine di irrobustire il sistema ciclabile anche per collegare i territori di valle. In questo senso, verrà costruita la ciclabile Resiutta – Resia che favorirà la connessione con il Parco e i luoghi interni in piena sicurezza e che permetterà di ammirare le bellezze della valle e la qualità ed i colori dell’acqua, come quelli del torrente Resia.
Assumendo la logica dell’integrazione come principio ispiratore delle iniziative, verranno creati ulteriori servizi per i turisti ed i viaggiatori (parcheggi, noleggio bici, servizi igienici, ombrelloni) in un’area balneabile collocata lungo il torrente nei pressi della frazione di Povici di Sotto.
Sono in fase di studio ed in programma altri interventi che, proprio perché funzionali ad un obiettivo coerente, potranno concorrere all’attrattività delle persone del Friuli Venezia Giulia e dei turisti europei che avranno la possibilità di soggiornare e vivere il territorio.
L’attrattività verrà sostenuta mediante un incremento dell’attuale dotazione di strutture ricettive e servizi turistici. In questo senso, è prevista la realizzazione di un Ostello tramite il recupero e la ristrutturazione di un edificio pubblico, da tempo inutilizzato. Questa struttura disporrà di tecnologie volte al risparmio energetico e di servizi specifici per corrispondere alle diverse tipologie di turisti (in particolare dei ciclisti: deposito in sicurezza delle bici, bici-officina, ricariche elettriche).
Anche attraverso questo intervento si vuole affermare un’impronta green dello sviluppo locale e far svolgere a Resiutta una funzione strategica quale hub europeo della mobilità sostenibile.
Francesco Nesich
Sindaco di Resiutta