Memorie di racconti che oggidì si chiamano legende e superstizioni
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con Donatella Cozzi, Domenico Isabella e Lucia Protto
manoscritto di Fulgenzio Schneider (1864-1941) edito nel 2020 da Forum
presentazione
DONATELLA COZZI in dialogo con i curatori,
DOMENICO ISABELLA e LUCIA PROTTO
in collaborazione con Forum Editrice Universitaria Udinese,
Comitato Gianfrancesco da Tolmezzo ODV e Comune di Socchieve
Vicino/lontano mont presenta il volume, edito da Forum, “Memorie di racconti che oggidì si chiamano legende e superstizioni”, prima pubblicazione del manoscritto di Fulgenzio Schneider, contadino e falegname di Sauris, ma anche cronista, storico, filosofo ed etnografo per passione (1864-1941), che raccolse e trascrisse le storie del patrimonio orale saurano: orchi, steghe, incubi e tregende, ma anche storie di “fatti” realmente accaduti e degni di memoria.
La docente di Antropologia culturale alla Università degli Studi di Udine Donatella Cozzi dialogherà con i curatori del libro, Domenico Isabella, antropologo, e Lucia Protto, curatrice del Centro Etnografico ’S Haus van der Zahre.
Domenico Isabella ha curato l’edizione di quattro manoscritti di Schneider e ha al suo attivo ricerche sui “marchi di identità” dei cramars friulani, sull’alimentazione popolare, sulle credenze, sulla religiosità e sull’antropologia alpina.
Lucia Protto, laureata in Lettere moderne, ha riversato la propria passione per la lingua e la storia della sua comunità nell’attività di curatrice del Centro etnografico ‘S Haus von del Zahre, con ricerche e pubblicazioni, tra cui alcuni Quaderni del Centro.
Fulgenzio Schneider, ottavo di 14 figli, non ebbe vita facile. Andò a scuola fino alla terza elementare, ma continuò a studiare da autodidatta sui libri che trovava a disposizione. Fu – così è stato definito – un intellettuale popolare, animato dalla sola passione: cronista, storico e custode della tradizione. A partire dal 1911 trascrisse racconti, memorie e vicende del paese in diversi manoscritti.
Il volume che viene presentato, edito nel 2020, raccoglie le storie del patrimonio orale saurano: storie di orchi, streghe, dannati, anime del purgatorio, tregende, incubi. Ma anche il resoconto di “fatti degni di memoria” che Schneider riporta con precisi riferimenti a persone, luoghi, situazioni.