Friuli: Art Bonus regionale e mecenatismo culturale
L’arte e la creatività svolgono una funzione importante non solo per sviluppo individuale, anche per la promozione del territorio. Sono numerose le imprese della montagna che producono beni avvalendosi della creatività nella progettazione dei prodotti, si pensi solo alla tessitura o ai modelli automotive o alle architetture basate sull’utilizzo del legno. La relazione tra arte e manifattura rappresenta, in sostanza, un fattore che permette di migliorare la qualità delle produzioni e di affrontare un mercato competitivo che ricerca sempre più soluzioni autentiche ed originali. Oggi le imprese hanno l’opportunità di sostenere l’arte e ogni altra attività basata sulla creatività attraverso l’utilizzo di uno strumento denominato art bonus.
Che cos’è l’Art Bonus della regione Friuli Venezia Giulia
L’agevolazione conosciuta come art bonus regionale, introdotta dalla regione Friuli Venezia Giulia con la Legge regionale 13/2019, è uno strumento volto a stimolare e a supportare le erogazioni liberali da parte di persone fisiche e imprese a favore di soggetti pubblici e privati senza scopo di lucro operanti nell’ambito della promozione di attività culturali o della valorizzazione del patrimonio culturale. Si tratta di un contributo nella forma di credito di imposta che spetta, fino a esaurimento dei fondi (1,5 milioni di Euro per il 2021), a quanti – privati cittadini o imprese – decidessero di finanziare un progetto culturale localizzato in Friuli Venezia Giulia, tra quelli valutati come meritevoli dalla regione ed inseriti in un apposito elenco liberamente consultabile al sito www.regione.fvg.it (sezione attività culturali).
Differenza con l’Art Bonus nazionale
L’art bonus nazionale riconosce al donante un credito di imposta nella misura del 65% dell’importo elargito da ripartire in tre rate annuali di pari importo, utilizzabile dai soggetti titolari di reddito di impresa in compensazione tramite modello F24 mentre per le persone fisiche e gli enti non commerciali è recuperabile in dichiarazione dei redditi.
L’agevolazione regionale riconosce un credito di imposta nella misura del 20% per le erogazioni liberali rivolte a interventi già previsti dalla norma nazionale (con possibilità di cumulo con il 65% di cui sopra) e un credito di imposta pari al 40% per le donazioni a favore di attività culturali e di valorizzazione del patrimonio culturale realizzate anche da enti privati senza scopo di lucro come imprese sociali e cooperative sociali. Il beneficio viene monetizzato già a partire dal mese successivo a quello di concessione tramite modello F24 a scomputo dei versamenti fiscali dovuti.
L’art bonus FVG prevede degli importi minimi per le erogazioni liberali differenziati a seconda del soggetto che effettua la donazione: 2.000 Euro se il donante è una persona fisica o una micro impresa, 3.000 Euro se è una piccola impresa, 5.000 Euro se è una media o grande impresa o una fondazione.
Facendo un esempio, a fronte di un’erogazione di 2.000 Euro l’esborso effettivamente sostenuto sarà pari a 1.200 Euro in quanto 800 Euro verranno retrocessi sottoforma di credito di imposta.
Come aderire all’Art Bonus regionale
I soggetti interessati a sostenere un’attività culturale localizzata in Friuli Venezia Giulia devono inoltrare apposita domanda di prenotazione del contributo attraverso i sistemi telematici messi a disposizione dalla regione a partire dal 1 marzo sino al 30 ottobre e, una volta ottenuto riscontro dall’amministrazione regionale, possono provvedere al pagamento attraverso bonifico bancario o versamento su conto corrente del soggetto promotore.
Intento del legislatore
L’ attenzione del legislatore nazionale e regionale rivolta alla cultura è da accogliere con entusiasmo, come un segno dei tempi in un momento storico difficile dal punto di vista socio – economico come quello che stiamo attraversando. Il patrimonio di tradizioni, arte e storia è la matrice identitaria di una civiltà e costituisce l’espressione più bella di un sentimento di appartenenza alla comunità e di attaccamento alle proprie radici.
Particolarmente evocativa e ricca di suggestione è l’espressione che si trova sul sito istituzionale del governo dedicato all’art bonus: “Mecenatismo culturale”. Il richiamo è alla figura di Gaio Cilnio Mecenate che nell’antica Roma sostenne poeti e letterati tant’ è che il suo nome designa per antonomasia i protettori e i benefattori degli artisti.
Il mecenatismo fu un fenomeno diffuso anche nel Rinascimento italiano contribuendo a far crescere una generazione di artisti che ha fatto grande l’Italia: che sia di buon auspicio!
Tommaso Cimenti
Dottore commercialista