Valle d’Aosta: Paysage à Manger per una cultura edibile!
Paysage à Manger si riferisce alla particolarità che li contraddistingue: la possibilità di gustare prodotti sani e scoprirne la storia attraverso il territorio a cui sono legati da secoli di intrecci umani e culturali. Questo è un paesaggio da mangiare!!
Paysage à Manger è passione e ricerca per la coltura in alta quota, con l’obbiettivo di rimettere al centro della produzione il legame fra la qualità dei prodotti agricoli, gli antichi saperi contadini e la salvaguardia del paesaggio. Paysage à Manger è anche ricerca di varietà antiche e tradizionali, ma anche recupero di terreni in alta quota, o lavorazioni manuali, nel pieno rispetto dell’ambiente naturale e umano in cui il gesto agricolo si manifesta.
Paysage à Manger è un innovativo e radicale esperimento in alta quota in cui colture e culture tentano di recuperare il loro inestricabile e millenario legame, di cui la produzione agricola è apice e punto di equilibrio. Paysage à Manger è la Valle del Lys che diventa cibo e che si fa cura, rispetto e valorizzazione del grande patrimonio culturale e culinario lasciatoci in eredità dalle comunità rurali che per secoli hanno abitato questi territori. Paysage à Manger significa «paesaggio da mangiare». È la possibilità di gustare prodotti sani, coltivati a mano, di cui scoprire la storia attraverso i legami umani e culturali che hanno intrecciato con il territorio.
L’uomo ha meravigliosamente modellato il paesaggio alpino nel corso dei secoli disboscando, dissodando i terreni, erigendo muretti a secco e terrazzamenti, tracciando le mulattiere, vangando i canali, progettando la costruzione di case, alpeggi, fienili e granai. Lo ha fatto per poter sopravvivere e poi vivere in un territorio severo, in cui ogni giorno è una sfida al coraggio, alla caparbietà e all’ingegno. L’agricoltura di alta quota ha sempre rappresentato una delle massime espressioni di questo incontro e scontro con il paesaggio montano, una vocazione “eroica” che ha forgiato il carattere e le caratteristiche dell’uomo alpino e delle comunità di cui faceva parte.
Dissodamento dei terreni, scelta delle varietà in grado di resistere a condizioni estreme, modellazione del paesaggio per ricavarne aree coltivabili, costante presenza in campo, tecniche manuali per piccole o piccolissime produzioni. Attraverso Paysage à Manger, nella Valle del Lys, oggi riscopriamo la qualità dei prodotti agricoli d’alta quota valorizzandone la dimensione locale e comunitaria, espressione unica della dialettica uomo-natura che, prima ancora di essere una dimensione produttiva, è una scelta a vivere e far sopravvivere la montagna, il luogo che abbiamo eletto a nostra “casa”.
In dialetto Walser, Samstag Mart è il Mercato del Sabato. Nella valle di Gressoney – Saint Jean, alle pendici del monte Rosa, la lingua Titsch è ancora un segno tangibile e identitario della comunità che abita il territorio, conosciuto ai più come meta turistica valdostana. E il Mercato del Sabato, nell’orto di Paysage a Manger, è un appuntamento fisso dell’estate, frequentato soprattutto da turisti e villeggianti abituali in arrivo dalle città del Nord. Questa dinamica, però, è destinata a cambiare. Almeno nelle intenzioni di un gruppo molto motivato di produttori e artigiani che da qualche mese si è costituito in rete d’impresa, con l’obiettivo di rinsaldare il rapporto con la comunità locale e valorizzare il ruolo di chi produce cibo nelle dinamiche sociali, culturali ed economiche del territorio. L’idea nasce e si concretizza nello spazio di un’azienda agricola giovane e innovativa, pur molto legata al recupero di tradizioni (e varietà) della montagna.